Ou Ning a Milano


E’ dedicato al tema dei cambiamenti culturali l’ultimo numero della rivista letteraria cinese Chutzpah!, fondata nell’aprile del 2011 dall’artista e poeta Ou Ning, una delle figure più interessanti del mondo dell’arte e del cinema cinese di oggi, curatore della Shenzhen & Hong Kong Bi-city Biennale of Urbanism and Architecture. E proprio il rapporto tra cambiamenti sociali e letteratura sarà al centro dell’intervento di Ou Ning intitolato “Letteratura e rivoluzione”, in programma mercoledì 21 marzo alle 10.30 in aula T9 al Polo di Mediazione Internazionale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, Sesto San Giovanni, MI – MM1 Sesto Marelli).
Ou Ning, invitato dalla Cina dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, parlerà del passato, del presente e del futuro della società cinese, dei cambiamenti provocati dalle riforme degli ultimi 30 anni e della capacità della letteratura di influenzare la società. L’incontro è organizzato in collaborazione con gli insegnamenti di Lingua e Cultura cinese del corso di laurea in Mediazione linguistica e culturale dell’Università degli Studi di Milano. Ingresso libero.
L’artista, che alla fine degli anni Novanta ha fondato la società indipendente di film e video “U-thèque” e ha in seguito lanciato la piattaforma per attività culturali alternative “Alternative Archive”, parteciperà alla 22ma edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (FCAAAL, 19-25 marzo 2012), l’unico festival in Italia interamente dedicato da più di vent’anni alla conoscenza della cinematografia, delle realtà e delle culture dei paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. Grazie al contributo dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, Ou Ning farà parte della Giuria del Festival.
Nel corso del FCAAAL, l’artista presenterà il suo lavoro Meishi Street (2006) all’interno della retrospettiva “Ombre Digitali: film cinesi dell’ultima generazione”. La retrospettiva propone sette film cinesi acclamati nei festival internazionali, realizzati tra il 2005 e il 2010 da alcuni dei più promettenti giovani registi della nuova era digitale.
L’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano e Ou Ning saranno inoltre presenti all’inaugurazione del Film Center del Festival (Casa del pane – porta Venezia) martedì 20 marzo alle 18.30. Calligrafia e musica cinese tradizionale saranno il binomio, di suggestione garantita, con cui si aprirà il Festival. Fu Haifeng, calligrafo, e Tang Xinan, suonatrice di guzheng, si esibiranno in una performance tra segni e suoni. Ingresso con tessera o a invito (per richiedere un invito, scrivere a info.confucio@unimi.it)

La rivista bimestrale Chutzpah! è stata pubblicata per la prima volta nell’aprile 2011, il primo numero parlava della storia e della realtà attuale delle campagne in Asia, dei cambiamenti sociali apportati dagli intellettuali che lasciavano le città per tornare in campagna a occuparsi della costruzione del futuro delle campagne e del sempre più grave problema delle 3 questioni rurali, che sta molto a cuore alla letteratura. Da quando è stata diffusa nelle principali metropoli cinesi, Chutzpa ha fatto scoppiare una sorta di nuova mania per le riviste di letteratura ed è stata soprannominata dai principali media “piccola rivoluzione letteraria”. Ad oggi ne sono già stati pubblicati 5 numeri, dai titoli: “la campagna asiatica”, “narrazione interplanetaria”, “geografia della poesia”, “sensualità” e “il sapore dell’addio”. Il numero di febbraio 2012 invece parla della “rivoluzione”, analizzando le teorie della sinistra e la loro relazione pratica con la nuova globalizzazione.

Ou Ning si occupa di diverse discipline. Come attivista, ha fondato l’organizzazione cinematografica indipendente U-theque e la Comune di Bishan, gruppo di intellettuali che si dedicano alla ricostruzione rurale in Cina. Come redattore e grafico, è famoso per il suo saggio Nuovi suoni di Pechino; come curatore, ha lanciato la mostra biennale “Get it Louder” (2005, 2007, 2010) e il progetto “China Power Station”, una mostra itinerante in collaborazione con la Serpentine Gallery di Londra e il Museo di Arte Moderna Astrup Fearnley di Oslo. Come artista, è noto per progetti di ricerca urbana come San Yuan Li, commissionato dalla cinquantesima edizione della Biennale di Venezia (2003) e Meishi Street, commissionato da Kulturstiftung des Bundes (2005). Contribuisce a diverse riviste, libri, cataloghi di mostre e tiene conferenze in tutto il mondo. Nel 2009 è stato nominato capo-curatore della Biennale su Urbanesimo e Architettura di Shenzhen e Hong Kong, ed è stato scelto come membro della giuria per l’ottava edizione del Premio Benesse alla cinquantatreesima Biennale di Venezia. E’ curatore della Biennale di Chengdu 2011 e fondatore della nuova rivista letteraria bimestrale Chutzpah Magazine, il cui primo numero è uscito nell’aprile 2011. Vive a Pechino, è direttore della Fondazione Shao e membro del Consiglio per l’Arte Asiatica 2011 del museo Guggenheim.

Per informazioni: Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, tel. 02.50321675 (lunedì – venerdì, dalle 10.00 alle 15.00), info.confucio@unimi.it, www.istitutoconfucio.unimi.it.