Grande successo per Yu Hua e il suo tour letterario in Italia
Si è concluso sabato 17 novembre il soggiorno in Italia di Yu Hua, celebre scrittore cinese che nell’ultimo mese ha incontrato il pubblico di numerose città italiane (Milano, Torino, Enna, Napoli, Roma, Macerata, Siena, Bologna, Venezia) nel corso dell’importante “Tour letterario” organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. E proprio Milano è stata la tappa conclusiva del suo lungo viaggio nel nostro paese, con una settimana ricca di appuntamenti: tre lezioni aperte presso il Polo di Mediazione Linguistica e Comunicazione e due incontri con il pubblico all’interno della manifestazione Bookcity. Proprio in occasione di Bookcity, Yu Hua ha dovuto ripetere due volte la sua conferenza per accontentare tutti quelli che erano arrivati per lui al MUDEC ma non avevano potuto trovare posto nella Biblioteca del Museo.
Le tre lezioni aperte, tenute nella gremita Aula magna del Polo di Mediazione, avevano per tema rispettivamente, letteratura 文, cultura 文化e civiltà 文明, tre termini che in cinese si basano sul carattere 文Wen, “segno scritto”, a sottolineare quanto la scrittura sia importante nella formazione dell’identità culturale cinese: 以文化人 yi wen hua ren “attraverso la scrittura si cambia la persona”.
Durante le tre lezioni Yu Hua ha raccontato cos’è secondo lui la letteratura, rispondendo a una domanda ben precisa con queste parole: “Che cos’è la letteratura? È una domanda difficile a cui rispondere, così come lo è per i termini cultura e civiltà. Però c’è una cosa che so di preciso della letteratura, ovvero qual è la forza della letteratura. Essa riesce immediatamente a restituirti momenti che non ricordavi”. Nella terza lezione si è soffermato, invece, sul concetto di civiltà affermando che “civiltà è una parola veramente potente e grande, e oggi mi rendo conto che lo è anche più di cultura. Infatti, se la letteratura è una parte della cultura, la cultura è una parte della civiltà”.
L’autore ha incontrato il pubblico milanese anche in occasione di Bookcity. Venerdì 16 novembre Yu Hua ha partecipato alla conclusione del corso di traduzione letteraria, organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano presso la Civica Scuola Interpreti e Traduttori “A. Spinelli”, a cui hanno partecipato più di cinquanta traduttori venuti da tutta Italia e il giorno seguente ha tenuto l’incontro conclusivo del suo tour al MUDEC.
Nel corso degli incontri milanesi Yu Hua ha parlato dei suoi lavori passati e dei suoi progetti futuri, in un’atmosfera piacevole e informale e, con una punta di umorismo tipica dell’autore, ha risposto alle domande del pubblico.
In occasione delle sue intense giornate milanesi, Yu Hua è stato anche ricevuto presso il rettorato dell’Università degli Studi di Milano, dove la Prof.ssa Maria Pia Abbracchio, prorettore vicario, gli ha donato la medaglia d’onore dell’Università.
L’autore è partito da Milano promettendo di tornare l’anno prossimo.
L’autore
Yu Hua è un autore cinese di grande fama internazionale, che ha all’attivo una produzione letteraria estremamente variegata: dai primi racconti del 1983, d’impostazione ancora tradizionale, fino ai romanzi più recenti degli anni Novanta e Duemila.
Nasce nel 1960 a Hangzhou. Figlio di un’infermiera e di un medico, ha trascorso lunghi pomeriggi dell’infanzia a giocare nei corridoi dell’ospedale e lì ha fatto il suo apprendistato di scrittore. È considerato uno dei migliori autori della nuova generazione: in Italia ha pubblicato Torture (Einaudi, 1997), Vivere! (Donzelli, 1997), con il quale ha vinto il premio Grinzane Cavour e da cui è tratto il film omonimo di Zhang Yimou, L’eco della pioggia (Donzelli, 1998), Cronache di un venditore di sangue (Einaudi, 1999), Le cose del mondo sono fumo (Einaudi, 2004), Brothers (Feltrinelli, 2008), Arricchirsi è glorioso (Feltrinelli, 2009), Racconti d’amore e di morte (Hoepli, 2010), La Cina in dieci parole (Feltrinelli, 2012), Il settimo giorno (Feltrinelli, 2017).