Da belles lettres a virtù civica – La molteplicità semantica del concetto di wén 文 nel pensiero cinese classico
Novembre 2022
Il termine wén 文 nel pensiero cinese classico è caratterizzato da una molteplicità di sfaccettature semantiche che ne rendono riduttiva, se non impossibile, una definizione univoca (Zhang 1996). Dal suo significato originario di “forma”, “modello” o “motivo” (stilistico e/o decorativo), utilizzata ad esempio per indicare i moduli decorativi nell’arte ma anche fenomeni stilistici e letterari (von Falkenhausen 1996), e al contempo “grafema”, “iscrizione”, “forma o sistema di scrittura” (Boltz 1994; Bottéro 2002), il termine spazia poi a includere: l’idea di un documento scritto, o più precisamente letterario, di natura raffinata o comunque elevata – nell’accezione quindi di belles lettres o letteratura alta (Owen 1996), il significato squisitamente filosofico di virtù civica e civile (in contrapposizione alla virtus militare indicata da wǔ 武) di un sovrano degno di rivaleggiare in nobiltà d’animo e finezza di spirito e intelletto con i saggi re dell’antichità nell’universo concettuale confuciano (Kam & Edwards 1994), fino a quello di civilizzazione in senso ampio (Bergeton 2018), nella cui accezione verrà poi a giocare un ruolo chiave nella definizione dei moderni concetti di “cultura” (wénhuà 文化) e “civiltà” (wénmíng 文明) (Lavagnino & Pozzi 2013; Ciaudo 2021). Nel corso dell’incontro Lisa Indraccolo, professore associato di studi cinesi, esplorerà la polisemia del concetto di wén nel periodo classico, declinandone e illustrandone la complessità attraverso opportuni esempi tratti dalla letteratura del periodo degli Stati Combattenti e della prima età imperiale (IV sec. a.C. – II sec. d.C.), con lo scopo di fornire una prospettiva ampia ma dettagliata delle sue molteplici accezioni.
L’incontro è organizzato dal Contemporary Asia Research Centre (CARC) e dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università degli Studi di Milano.
La relatrice
Lisa Indraccolo è Professore Associato di Studi Cinesi all’Università di Tallinn, Estonia. Laureata all’Università Ca’ Foscari di Venezia, vi consegue il dottorato di ricerca con un’analisi del testo “sofista” Gongsun Longzi (2010). È ricercatrice prima a Ca’ Foscari, con un progetto sui Precetti per le donne della letterata Ban Zhao (Einaudi 2011), e subito dopo all’Università di Zurigo (2011–20), dove studia le strategie retoriche e la struttura compositiva dei testi filosofici del periodo pre-imperiale, ed è membro del cluster interdisciplinare URPP “Asia and Europe”. Le sue pubblicazioni sono apparse sia in riviste di rilievo internazionale, come T’oung Pao, Oriens Extremus e Asiatische Studien/Études asiatiques, che in volumi editati, come i suoi recenti contributi per la serie Dao Companion, pubblicato da Springer (2010, e in corso di stampa) così come il volume Essays on Argumentation in Antiquity (2021), e la Routledge Research Encyclopedia of Chinese Studies (2024), per citare alcuni esempi. I suoi principali interessi di ricerca sono il pensiero cinese classico del periodo degli Stati Combattenti e Hàn, la retorica preimperiale, l’uso di paradossi e giochi linguistici nella filosofia cinese classica, la storia intellettuale e concettuale del periodo cinese premoderno, e i primi contatti e scambi culturali tra Cina e Giappone. Ricopre attualmente la carica di Vice Presidente della European Association for Chinese Studies (EACS) ed è affiliata al Centro di Studi sul Mondo Antico (ZAZH) dell’Università di Zurigo.
- Data
- 29/11/2022 - 16:30
- Indirizzo
- Polo di Mediazione Interculturale - Aula T10