Lacan e l’Oriente – 20 febbraio
La psicoanalisi ha sempre dimostrato un profondo interesse per il mondo e la cultura orientali. La passione di Lacan per la scrittura cinese e giapponese segue però una linea originale e del tutto singolare. È grazie alla lettura del confucianesimo, ai numerosi riferimenti al taoismo e allo zen che Lacan arriva a offrire una nuova concezione della soggettività, dell’etica che orienta l’analisi, della logica che l’articola. Filosofia, sinologia e psicoanalisi trovano così il modo di dialogare, parlandoci dell’Oriente che risuona in noi e iniziando a narrarci del lacanismo che si sta diffondendo in Cina.
Ne parleranno mercoledì 20 febbraio, alle 21, Marcello Ghilardi e Silvia Pozzi, coordinati da Matteo Bonazzi, nell’incontro intitolato “Lacan e l’Oriente”, organizzato dalla Scuola lacaniana di psicoanalisi del campo freudiano in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano.
L’appuntamento, aperto al pubblico a ingresso libero, è all’Auditorium di via Bazzoni 2 (MM1 Conciliazione).
I relatori:
Marcello Ghilardi – dottore di ricerca in Estetica e Teoria delle Arti, assegnista presso l’Università di Padova, membro del gruppo di ricerca sull’immaginario Orbis Tertius e della redazione di “The Journal of Japanese Philosophy”, direttore italiano dell’Istituto Confucio di Padova.
Silvia Pozzi – responsabile della didattica per l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano e ricercatore in lingue e letterature della Cina e dell’Asia Sud-orientale all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove insegna lingua e letteratura cinese.
Matteo Bonazzi – dottore di ricerca in Filosofia, assegnista presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, insegna all’Istituto freudiano sede di Milano, membro del gruppo di ricerca sull’immaginario contemporaneo Orbis Tertius e della Segreteria milanese della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi.
Per maggiori informazioni:
Scuola lacaniana di psicoanalisi del campo freudiano
tel. 02.54122747