Lega giovanile comunista
Strumento di propaganda e di sostegno al partito, principale mezzo di formazione politica, morale e ideale dei giovani cinesi. Ma anche canale di accesso privilegiato ai ranghi del PCC, come dimostrano i casi di leader supremi formatisi al suo interno come Hu Yaobang e Hu Jintao. La Lega giovanile comunista ha accompagnato il Partito comunista cinese nelle varie fasi della sua storia, e, nonostante il declino registrato nel corso degli anni Ottanta, costituisce ancora oggi un’organizzazione di grande importanza per l’educazione delle giovani generazioni e per la selezione della leadership del paese.
Dall’enfasi sul patriottismo per unire i giovani provenienti da diversi strati sociali in un’unica missione comune, al richiamo a modelli tradizionali riadattati in chiave moderna come quello del compagno Lei Feng, la Lega punta a ristabilire e rafforzare il legame con le nuove generazioni del paese e in particolare con gli studenti delle migliori università, consapevole dell’importanza della loro piena inclusione per la stabilità e la legittimità del regime. Così, pur in mancanza di una reale adesione ideologica, a partire dagli anni Novanta gli studenti interessati a entrare nel PCC sono stati sempre più numerosi.
Si parlerà di questo giovedì 7 marzo alle 12,30 in aula T4 al Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, 20099 Sesto San Giovanni, MM1 Sesto Marelli). Sofia Graziani, post-doc fellow della Chiang Ching-Kuo Foundation di Taiwan, analizzerà il ruolo della Lega tra PCC e giovani, la costruzione della gioventù nella retorica del discorso politico e i messaggi veicolati dalla propaganda per i giovani nell’intervento “Giovani, politica e impegno sociale nella Repubblica Popolare Cinese: la militanza nella Lega giovanile comunista tra continuità e rinnovamento”.
Ingresso libero.
Sofia Graziani si laurea in Lingue e Civiltà Orientali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2003 e nel 2009 consegue un dottorato in Storia e Civiltà dell’Asia Orientale presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Trascorre prolungati periodi di studio e/o di ricerca all’estero (Lund University, Harvard University, China Youth University for Political Science, Peking University) e nel 2011 è Visiting Professor presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Pechino. Dal 2010 insegna Storia della Cina presso alcuni atenei italiani. Attualmente è assegnataria di una post-doc fellowship della Chiang Ching-Kuo Foundation (Taiwan) e svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, Università Ca’ Foscari Venezia. Le sue ricerche riguardano principalmente l’evoluzione del rapporto fra il Partito comunista e le giovani generazioni in Cina con particolare riguardo al ruolo della Lega giovanile comunista. Di recente ha iniziato ad occuparsi della dimensione di genere della migrazione interna cinese e dei rapporti politici tra Italia e Cina nel periodo della guerra fredda.
Per informazioni:
Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano
tel. 02.50321675 (lunedì – venerdì, dalle 10.00 alle 15.00)