Baomu nelle città cinesi

LE BAOMU NELLE CITTA’ CINESI
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La Cina è attualmente testimone della più grande ondata migratoria che la storia abbia mai conosciuto. Si tratta di uno dei fenomeni economici e sociali più sorprendenti degli ultimi tre decenni, corollario degli sforzi attuati dal governo cinese per sviluppare un’economia di mercato e integrare il paese nel sistema economico mondiale. Nel 2009, secondo le stime ufficiali, vi erano circa 229 milioni di lavoratori migranti in Cina. La componente femminile è andata aumentando negli ultimi anni, tanto che oggi quasi la metà della cosiddetta “popolazione fluttuante” è costituita da donne. Molte di esse finiscono a lavorare nelle case della classe media urbana come collaboratrici domestiche: ossia, come baomu.
Quali sono le caratteristiche di questa categoria di lavoratrici migranti? Da dove provengono, come vengono reclutate e in quali condizioni lavorano? Quali sono le implicazioni socio-culturali della loro esperienza? Sofia Graziani, post-doc fellow della Chiang Ching-Kuo Foundation di Taiwan, ne parlerà mercoledì 6 marzo alle 12.30 in aula T9 al Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, 20099 Sesto San Giovanni, MM1 Sesto Marelli).
Obiettivo dell’incontro sarà quello di ricostruire la storia del rapporto tra migrazione, servizio domestico e identità di genere nella Cina contemporanea, delineando anche il nesso tra la rappresentazione dominante della baomu e il discorso post-Maoista sulla urban-privileged modernity.

Sofia Graziani si laurea in Lingue e Civiltà Orientali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2003 e nel 2009 consegue un dottorato in Storia e Civiltà dell’Asia Orientale presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Trascorre prolungati periodi di studio e/o di ricerca all’estero (Lund University, Harvard University, China Youth University for Political Science, Peking University) e nel 2011 è Visiting Professor presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Pechino. Dal 2010 insegna Storia della Cina presso alcuni atenei italiani. Attualmente è assegnataria di una post-doc fellowship della Chiang Ching-Kuo Foundation (Taiwan) e svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, Università Ca’ Foscari Venezia. Le sue ricerche riguardano principalmente l’evoluzione del rapporto fra il Partito comunista e le giovani generazioni in Cina con particolare riguardo al ruolo della Lega giovanile comunista. Di recente ha iniziato ad occuparsi della dimensione di genere della migrazione interna cinese e dei rapporti politici tra Italia e Cina nel periodo della guerra fredda.

Per informazioni:
Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano
tel. 02.50321675 (lunedì – venerdì, dalle 10.00 alle 13.00)
info.confucio@unimi.it
www.istitutoconfucio.unimi.it