Cina 2013. La nuova leadership al potere
Tra la fine del 2012 e i primi mesi del 2013 la Repubblica popolare cinese ha celebrato il ricambio della leadership nazionale, con il preannunciato passaggio di potere dalla quarta alla quinta generazione di leader. Un gruppo dirigente in gran parte rinnovato, con personalità più giovani e ancora poco note a livello interno e internazionale ha così preso ufficialmente il potere e, salvo sorprese, è destinato a governare il paese e il Partito comunista per i prossimi dieci anni.
Come si presentano i nuovi vertici di Pechino? Chi sono gli esponenti della quinta generazione e che cosa sappiamo delle loro posizioni in politica interna ed estera? Cosa c’è di nuovo nella loro visione del mondo, cosa di vecchio?
Di questo si parlerà giovedì 9 maggio dalle 14.00 alle 18.00 nella Sala Lauree di via Conservatorio 7 a Milano (MM1 San Babila) al convegno “Cina 2013. La nuova leadership al potere”, organizzato dall’Istituto Confucio e dal Contemporary Asia Research Center dell’Università degli Studi di Milano con il patrocinio del Dipartimento di Scienze della mediazione linguistica e studi interculturali e del Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici dell’Università degli Studi di Milano.
Un’occasione per interrogarsi sul futuro che attende la Cina e, quindi, anche il resto del mondo, grazie alle ricerche di studiosi italiani provenienti da aree disciplinari e da atenei diversi.
Il convegno sarà suddiviso in due parti: “La Cina – Guonei (国内)” e “Il mondo – Guowai (国外)”. La prima parte, dalle 14.15, sarà dedicata alla politica interna.
Marina Miranda (Università di Roma “La Sapienza”) aprirà il dibattito fornendo una lettura critica dei risultati del XVIII Congresso del Partito comunista cinese di novembre 2012, presentato dalla propaganda ufficiale come un evento dalle normi potenzialità di cambiamento. Miranda analizzerà i nuovi equilibri politici ai vertici della leadership e tenterà una prima valutazione degli orientamenti della nuova dirigenza guidata da Xi Jinping (presidente della RPC) e Li Keqiang (premier).
Con la sensibilità del giornalista da anni particolarmente interessato alla Cina, Edoardo Vigna (Corriere della Sera) presenterà invece il punto di vista adottato dalla stampa internazionale nel parlare dell’avvento della quinta generazione, nel suo intervento intitolato “Una sfilata di celebrities per incoronare Xi”.
L’intervento di Bettina Mottura (Università degli Studi di Milano) analizzerà invece i profili dei componenti del nuovo governo della RPC, per spiegare da dove vengono i nuovi timonieri di Pechino provando magari a intuire dove potrebbero andare.
Alla politica economica è invece dedicato “Il velo dipinto: la political economy della Cina di Xi Jinping tra rinnovati propositi e reali condizionamenti”. Giuseppe Gabusi (T.wai) metterà a confronto gli obiettivi segnalati dal dodicesimo piano quinquennale del 2011 (maggiore attenzione alla qualità della crescita e alla riduzione delle disuguaglianze economiche) e l’accento posto durante il XVIII Congresso del PCC e durante la sessione annuale dell’Assemblea Nazionale del Popolo sulla necessità di fare ricorso al mercato e, forse, a politiche liberiste di stampo anni Novanta.
La sessione sarà coordinata da Alessandra Lavagnino, ordinario di Lingua e cultura cinese all’(Università degli Studi di Milano).
La seconda parte, dalle 16.30, si concentrerà sui rapporti della nuova leadership cinese con il resto del mondo, presieduta da Alessandro Colombo, ordinario di Relazioni internazionali all’Università degli Studi di Milano.
Giovanni Andornino (Università degli Studi di Torino) rifletterà sullo stato dell’arte e sulle prospettive della politica estera delle RPC analizzandola nei sui diversi livelli costitutivi: identità nazionale e visione del mondo, principi e retorica del Partito-Stato, politiche sul campo.
Francesco Montessoro (Università degli Studi di Milano), nel suo intervento “Le acque agitate del Mar Cinese Meridionale: la Cina e i paesi dell’Asean a confronto”, affronterà il tema delle recenti tensioni regionali che hanno per fulcro il Mar cinese meridionale e le relazioni tra la Cina e i paesi dell’Asean. Montessoro sottolineerà in particolare le forme e le ragioni del protagonismo cinese e le risposte dei vari paesi dell’Asean alla politica di Pechino.
Simone Dossi (T.wai) infine metterà in evidenza i più recenti sviluppi nel settore della dottrina militare cinese, a partire dai documenti ufficiali e dai commenti autorevoli pubblicati in occasione del XVIII Congresso nazionale del Pcc e della prima sessione plenaria della XII Assemblea nazionale del popolo.
Ingresso libero.
L’organizzazione del convegno è a cura di Bettina Mottura, Simone Dossi, Emma Lupano e Natalia Riva.
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Per ulteriori informazioni:
Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano
tel. 02.50321675 (lunedì – venerdì, dalle 10.00 alle 15.00)