Pearl Buck: una scrittrice americana in Cina

Dopo il successo della scorsa edizione con il famoso scrittore e sceneggiatore cinese Liu Zhenyun, quest’anno l’Istituto Confucio torna a Book Pride per parlare di Pearl Buck, colei che fu la prima scrittrice americana a scrivere di Cina nei suoi romanzi e la prima americana a essere stata insignita del Premio Nobel alla Letteratura nel 1938.

“It is the Chinese and not the American novel which has shaped my own efforts in writing. My earliest knowledge of story, of how to tell and write stories, came to me in China. […] I believe the Chinese novel has an illumination for the Western novel and for the Western novelist.”

Queste le parole con cui l’autrice iniziò il suo discorso alla premiazione del Nobel e che spese per spiegare alcune delle ragioni che la spinsero ad avvicinarsi a una così complessa e lontana realtà, come lo era allora quella cinese.
Buck, che nel Paese di mezzo vi trascorse l’infanzia, fece della realtà cinese linfa vitale per l’elaborazione dei suoi scritti, diventati dichiarazione d’amore nei confronti di un paese allora sconosciuto in Occidente.
Proprio a ottant’anni dall’assegnazione del Nobel, la ricorderemo presentando un volume che parla di lei: “Pearl Buck: una scrittrice americana in Cina”. A parlarne saranno Bettina Mottura, uno dei curatori del volume, insieme a due degli autori, Margherita Carbonaro e Cinzia Scarpino, e Luca Briasco, americanista, editor e giornalista.
L’incontro, organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli studi di Milano in collaborazione con il CARC (Contemporary Asia Research Centre), si terrà domenica 25 marzo alle 14.00 presso Book Pride.

Il cuore della fiera sarà di nuovo BASE – via Bergognone 34 – nuovo polo culturale della città di Milano, a cui si affiancano le sale del MUDEC (Museo delle Culture).

Inoltre, saremo presenti con uno stand tutti e tre i giorni per darvi informazioni sulle numerose iniziative del nostro Istituto e sui nostri corsi! Venite a trovarci!
Ingresso gratuito.

Clicca qui per la locandina.

Pearl Buck nasce in Virginia, negli Stati Uniti, nel 1892 e a soli tre mesi arriva in Cina, dove trascorre l’infanzia. All’età di 18 anni ritorna negli Stati Uniti per motivi di studio e, dopo aver sposato John Lossing Buck, si trasferisce nuovamente in Cina, dove insegna letteratura all’Università di Nanchino fino al 1934, quando è costretta, suo malgrado, ad abbandonare il paese. Rientrata negli Stati Uniti, dopo il divorzio, continua a scrivere e si dedica alla salvaguardia dei diritti umani, dando vita a una fondazione per l’assistenza ai bambini asiatici. Muore nel 1973.
Nel 1931 pubblica “La buona terra”, il suo romanzo più famoso e nel 1938 consegue il Premio Nobel per la letteratura.

Relatori:
Bettina Mottura insegna Lingua e cultura cinese all’Università degli Studi di Milano ed è coordinatrice scientifica del Contemporary Asia Research Centre (CARC) dell’Ateneo. I suoi principali interessi di ricerca riguardano il linguaggio delle istituzioni e dei media a cui ha dedicato saggi pubblicati in ambito nazionale e internazionale, e la cultura della Cina contemporanea, su cui nel 2016 ha pubblicato con A. C. Lavagnino Cina e modernità. Cultura e istituzioni dalle guerre dell’oppio a oggi.
 
Margherita Carbonaro ha tradotto dal tedesco e dall’inglese numerose opere di importanti autori moderni e contemporanei, fra cui il Premio Nobel per la Letteratura Herta Müller. Di Pearl S. Buck, ha tradotto Vento dell’Est, vento dell’Ovest (Mondadori, 2014) ed è autrice della biografia della scrittrice americana che correda il volume. Ha inoltre tradotto Stirpe di drago, in corso di stampa da Mondadori.
Cinzia Scarpino è assegnista di ricerca in Letteratura e cultura anglo‑americana presso l’Università degli Studi di Milano. Si è occupata di letteratura americana del Novecento (Carver, Paley, DeLillo, Didion), storia del romanzo epico (Melville, DeLillo), storia ambientale e serialità televisiva. È autrice di Anni Trenta alla sbarra. Giustizia e letteratura nella Grande Depressione (2016) e US Waste. Rifiuti e sprechi d’America. Una storia dal basso (2011), e co‑autrice di Guida alla letteratura degli Stati Uniti.1945‑2014 (2014).

Luca Briasco è un americanista, editor e giornalista. Ha scritto diversi saggi sulla letteratura degli Stati Uniti, con particolare attenzione al romanzo contemporaneo. Insieme a Mattia Carratello ha curato La letteratura americana dal 1900 a oggi. Dizionario per autori (2011). Collabora da più di dieci anni alle pagine culturali del Manifesto. Ha tradotto una quarantina tra romanzi e raccolte di racconti, fra gli ultimi: Una vita come tante di Hanya Yanagihara, e Il simpatizzante di Viet Thanh Nguyen, Premio Pulitzer 2016.

Data
25/03/2018 - 14:00
Indirizzo
BASE - via Bergognone 34, Milano
Partecipazione
Ingresso libero