Morte e rinascita nell’ultimo romanzo di Yan Lianke

Aprile 2022

La dimensione realistica che si intreccia con quella simbolica, e la storia della Cina rurale in cui Yan Lianke è cresciuto che si affaccia alla contemporaneità: in questo miscuglio di realtà si dipana la storia dell’ultimo romanzo dell’autore cinese, considerato uno dei più dotati del panorama letterario cinese.  Nel romanzo Il giorno in cui morì il sole (Nottetempo, 2022) tutto avviene in un giorno lunghissimo sfinito dalla canicola, il sesto giorno del sesto mese del calendario lunare, che un delirio improvviso trasforma in una notte interminabile: nei villaggi dei Monti Funiu comincia a dilagare, al crepuscolo, un sonnambulismo contagioso, una veglia allucinata e fuori controllo in cui i desideri e i pensieri soppressi durante la disciplinata realtà del giorno prendono forma e guidano le azioni degli uomini, fino alle conseguenze più estreme. Il quattordicenne Li Niannian è il primo ad accorgersene e l’unico a non cadere in balia del fenomeno, mentre osserva tutto con una domanda in testa che si fa sempre più impellente: il sole spunterà di nuovo la mattina? Come potrà tornare la luce, dopo quella notte di vertigini in cui il mondo si è addentrato troppo in profondità nel sogno?

A presentare l’opera sarà la traduttrice Lucia Regola, la quale si soffermerà sugli aspetti stilistici, sulle principali tematiche presenti nel romanzo e, più in generale, sulla produzione narrativa di Yan Lianke.

L’incontro, organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, si terrà lunedì 9 maggio alle ore 18.00 sul canale YouTube dell’Istituto Confucio.

L’autore
Yan Lianke (1958), considerato uno tra i maggiori scrittori cinesi contemporanei, è nato nella provincia del Henan e vive a Pechino. Le sue opere, spesso censurate nel suo paese, sono amate e tradotte in tutto il mondo e gli sono valse l’assegnazione, nel 2014, del Premio Franz Kafka. Per nottetempo sono stati pubblicati Il sogno del Villaggio dei Ding (2011), Pensando a mio padre (2013), I quattro libri (2018), finalista al “Man Booker International Prize”, e Gli anni, i mesi, i giorni (2019), che ha vinto il Premio Lu Xun, l’equivalente del “National Book Award”. Yan Lianke è stato varie volte segnalato tra i candidati al Premio Nobel per la Letteratura.

La relatrice
Lucia Regola ha studiato cinese e hindi alla Facoltà di Lingue Orientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e completato gli studi in Cina con una borsa di studio biennale. Ha lavorato per le Nazioni Unite in Nepal e per la Comunità Europea in Belgio, oltre ad aver vissuto in India per lunghi periodi. Dopo avere esercitato la professione di interprete per la lingua cinese, ha insegnato inglese nelle scuole italiane. Da 2012 ricopre il ruolo di dirigente scolastico presso una scuola di Siena. Ha tradotto opere letterarie dalla lingua hindi e francese e, soprattutto, dal cinese. Tra gli autori cinesi moderni tradotti, troviamo Lu Xun, Shen Congwen, Xu Xing e Yan Lianke.

Data
09/05/2022 - 18:00