Parliamo di libri – Città di gatti

Lunedì 6 maggio ci affacceremo insieme sul primo romanzo di fantascienza della letteratura cinese e uno dei primi racconti distopici, Città di gatti di Lao She. Scritto tra il 1932 e il 1933, ma straordinariamente attuale, il romanzo è disponibile anche in versione italiana grazie alla traduzione di Edoarda Masi (1986) e alla recente ri-pubblicazione all’interno della collana degli Oscar Mondadori (2024).

Lao She, con un genere tutto nuovo per il suo tempo, racconta di un pilota cinese che, durante una manovra d’emergenza, approda su Marte e scopre che il pianeta è abitato da uomini gatto. Accolto da uno di loro, chiamato Grande Scorpione, impara a parlarne la lingua e ne scopre via via usi e cultura, apprezzando gli effetti stupefacenti delle foglie di loto di cui si nutrono. Man mano che approfondisce la conoscenza della loro società, tuttavia, si accorge che quella a cui assiste è la fase finale di una civiltà in declino, ormai irrimediabilmente corrotta, soggiogata dagli stranieri, priva di valori morali.

Come una dozzina d’anni più tardi La fattoria degli animali di Orwell, anche Città di gatti adombra una feroce satira politica: del regime instaurato dal Partito nazionalista cinese di Chiang Kai-shek, oltre che della Russia sovietica e di un intero mondo in crisi. Convinto che «la satira deve in primo luogo rendere viva la favola sulla quale si appoggia», Lao She ci regala pagine illuminate da una brillante vena umoristica che diventa lucida capacità di penetrazione dell’anima e dell’evoluzione umane, al di là dei limiti nazionali e storici.

Attraverso questo incontro, che sarà visibile sul canale YouTube dell’Istituto Confucio lunedì 6 maggio dalle ore 17 presenteranno il volume Elisabetta Risari, Bettina Mottura e Simona Gallo. Modererà l’incontro Alessandra Lavagnino.

 

L’autore

Lao She (Pechino 1899-1966), nato in una famiglia molto umile, riuscì a diplomarsi e, dal 1924 al 1929, lavorò come lettore di cinese presso la prestigiosa School of Oriental Studies di Londra, dove iniziò a dedicarsi alla letteratura per affermarsi poi come uno dei più importanti romanzieri e drammaturghi del Novecento cinese. Soggiornò anche negli USA tra il 1946 e il 1949, ma decise di tornare in patria dopo l’instaurazione della Repubblica Popolare Cinese. Durante gli anni del regime di Mao ricoprì vari incarichi politico-culturali, ma cadde in disgrazia con la Rivoluzione culturale. Ingiustamente accusato e pubblicamente umiliato, nel 1966 si suicidò. Tra i suoi romanzi ricordiamo I due Ma, padre e figlio (1929), Città di gatti (1933) e Il ragazzo del risciò (1936), recentemente riproposti negli Oscar Mondadori.

 

I relatori

Elisabetta Risari, laureatasi in letteratura latina alla Statale di Milano, lavora da più di trent’anni nel mondo dell’editoria, in particolare nel campo dei classici e soprattutto dei classici moderni. Dopo vent’anni come caporedattrice dei Meridiani, è attualmente senior editor agli Oscar, con responsabilità delle collane Classici, Moderni, Cult e della serie di poesia Lo Specchio. La sua attività, oltre all’imprescindibile costante consolidamento di titoli e autori appartenenti al patrimonio storico della Casa Editrice, mira ad ampliare le proposte editoriali attingendo anche a classici di letterature meno frequentate e meno note al grande pubblico.

Bettina Mottura è Professore Associato di Lingua e Cultura Cinese ed è coordinatrice scientifica del Contemporary Asia research Centre (CARC) dell’Università degli Studi di Milano. I suoi interessi di ricerca comprendono la cultura cinese e la sua rappresentazione contemporanea, nonché l’analisi del discorso applicata al linguaggio dei media e delle istituzioni nella Cina contemporanea. È autrice di un volume sulle parole chiave del linguaggio politico cinese (Unicopli, 2020) e co-curatrice di due volumi sul discorso dei media (Cambridge Scholars Publishing, 2017; LCM Journal 5(2), 2018).

Simona Gallo è professoressa associata di Lingua e Cultura cinese presso il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università degli Studi di Milano. Si occupa prevalentemente di letteratura, privilegiando lo studio della traduzione culturale e letteraria, nonché delle creazioni plurilingui e transmediali. È autrice di una monografia sulla scrittura critica del Premio Nobel per la Letteratura Gao Xingjian (Gao Xingjian e il Nuovo Rinascimento, LED 2020), di cui ha tradotto una raccolta di saggi (Per un nuovo Rinascimento, La Nave di Teseo 2019) e co-curatrice di un volume dedicato alla poesia sinofona contemporanea Mother Tongues and Other Tongues: Creating and Translating Sinophone Poetry in corso di pubblicazione (Brill 2024).

 

Modera l’incontro:

Alessandra Lavagnino, già professore ordinario di Lingua e cultura cinese presso l’Università degli Studi di Milano, è membro del Consiglio direttivo e Direttore di parte italiana dell’Istituto Confucio di quell’Ateneo. Ha trascorso molti anni in Cina per studio, lavoro, ricerca; ha tradotto e curato la pubblicazione di numerosi testi di letteratura cinese antica, moderna e contemporanea ed è autrice di volumi, saggi accademici e articoli sulla cultura cinese.

Data
06/05/2024 - 17:00
Indirizzo
Online, canale YouTube dell’Istituto Confucio
Partecipazione
Incontro Online aperto a tutti