Parliamo di libri: Mario Tchou e il primo computer Olivetti
Febbraio 2022
A sessant’anni dalla sua scomparsa, Ciaj Rocchi e Matteo Demonte raccontano la vicenda biografica e professionale del giovane Mario Tchou, l’ingegnere sino-italiano che insieme a un piccolo gruppo di tecnici e scienziati ha dato vita al Laboratorio di Ricerche Elettroniche Olivetti e a una storia dell’informatica tutta italiana. Ma chi era Mario Tchou e come mai era alla guida di uno dei più importanti progetti di ricerca della Olivetti degli anni Cinquanta? Ce lo racconterà in un incontro che si terrà lunedì 14 febbraio, il duo Rocchi-Demonte attraverso la loro meravigliosa graphic novel dal titolo La macchina zero. Mario Tchou e il primo computer Olivetti (Solferino, 2021).
Figlio di diplomatici cinesi, nato e cresciuto a Roma, dopo gli studi classici al Tasso e gli studi di Ingegneria alla Sapienza, Mario Tchou era partito per l’America dove aveva ottenuto una cattedra alla Columbia University ed era diventato direttore del Marcellus Hartley Research Laboratory, uno dei più prestigiosi degli Stati Uniti. Era tornato in Italia su richiesta di Adriano Olivetti per cui aveva progettato il primo computer interamente realizzato con elementi a stato solido, i transistor.
La macchina zero è un saggio illustrato su tecniche e brevetti made in Italy che presenta la figura di questo personaggio di cui poco si sa, morto a soli 37 anni, e pone al centro del dibattito il rapporto tra industria, scienza ed etica del lavoro mostrando come già all’epoca si parlasse di transizione digitale e di macchine a controllo numerico.
Attraverso quest’opera gli autori ricostruiscono, con uno stile iper-realistico e un approccio storico/scientifico rigoroso, non solo fattezze e ambienti dei protagonisti di questa avventura tecnologica, ma anche lo spirito, gli aneddoti, i personaggi e le vicende familiari di Mario Tchou. E proprio di questo parleranno gli autori nel corso dell’incontro, in un dialogo con Alessandra Lavagnino, direttrice dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, e Daniele Brigadoi Cologna, professore associato di lingua cinese presso l’Università degli Studi dell’Insubria.
L’incontro si terrà lunedì 14 febbraio alle ore 18.00 sul canale Youtube dell’Istituto Confucio.
Gli autori
Ciaj Rocchi (Milano 1976) e Matteo Demonte (Milano 1973) sono videografi, autori di fumetti e illustratori. Per Solferino hanno pubblicato La Macchina Zero (2021); per BeccoGiallo sono usciti i volumi: Primavere e Autunni (2015 – selezione premio Andersen) e Chinamen, un secolo di cinesi a Milano (2017 – selezione Gran Guinigi – Lucca Comics) di cui hanno curato l’omonima mostra allestita al Mudec tra marzo e aprile 2017. Sia Primavere e Autunni che Chinamen sono stati tradotti in lingua cinese e pubblicate dall’editore Dangdang. Dal 2015 sono illustratori editoriali per “La Lettura” e “II Corriere della Sera” per cui hanno pubblicato anche le graphic novel: A casa mia non ero mai stato (2016); Il peso della zanzara (2016); L’America del cinese numero zero (2017); La musica ha il colore di Prince (2017); La risata che non li seppellirà (2018); L’inventore di sogni (2018); Il computer di Mario e Adriano (2019); Il materiale che Dio non creò (2019); L’inchiostro della realtà (2020); Dalla parte delle seppie (2020); I sortilegi di Fu Manchu (2021). Nel 2005 hanno fondato la GKL Film, un collettivo indipendente di autori, attori e tecnici con cui continuano a collaborare.
I relatori
Alessandra Lavagnino, già professore ordinario di Lingua e cultura cinese presso l’Università degli Studi di Milano, è membro del Consiglio direttivo e Direttore di parte italiana dell’Istituto Confucio di quell’Ateneo. Ha trascorso molti anni in Cina per studio, lavoro, ricerca; ha tradotto e curato la pubblicazione di numerosi testi di letteratura cinese antica, moderna e contemporanea ed è autrice di volumi, saggi accademici e articoli sulla cultura cinese.
Daniele Brigadoi Cologna è sinologo e sociologo delle migrazioni e professore associato di lingua cinese presso l’Università degli Studi dell’Insubria a Como. È cofondatore e vicedirettore del Centro di Ricerca sulle Minoranze (CERM), di cui coordina la sezione di ricerca “Minoranze nella Cina contemporanea e diaspora cinese” nonché Direttore scientifico della collana Quaderni del CERM. È socio e research fellow del Torino World Affairs Institute, nonché membro del comitato editoriale della rivista OrizzonteCina, di cui è condirettore e per la quale dal 2014 cura la rubrica ”CinesItaliani”. È membro del comitato scientifico della rivista Mondo Cinese. Nel 2019 ha pubblicato il volume Aspettando la fine della guerra. Lettere dei prigionieri cinesi nei campi di concentramento fascisti, edito da Carocci.
- Data
- 14/02/2022 - 18:00
- Partecipazione
- Incontro online aperto a tutti